L'ERA DEGLI SFORZA
Nell’anno 1450, dopo il breve periodo della Repubblica Ambrosiana, ai Visconti di Milano succedettero gli Sforza. Saronno, passata sotto il dominio di questa famiglia e governata dal podestà, godette di un certo periodo di tranquillità che durò sino alle dominazioni straniere sul Ducato di Milano.
Il borgo di Saronno, sul finire del secolo, passò sotto il padrone del Ducato, Ludovico Maria Sforza detto il Moro il quale, appassionato di caccia, trascorreva parte del suo tempo presso la Cascina Imperiale, in compagnia di milanesi d’alto rango e Cecilia Gallerani, figlia del nobile Fazio.
Ludovico donò alla giovanissima Cecilia il feudo di Saronno firmando il decreto il 18 maggio 1491. Con questo atto Cecilia Gallerani, di cui Leonardo da Vinci, da tempo ospite degli Sforza, dipinse il suo delicato profilo su una tavola (la famosa Dama con l’ermellino), ora preziosamente custodita al Museo Czartorisky di Cracovia (Polonia), assunse il titolo nobiliare di "domina comitissa Burgi Seroni".
L’impegno per il Ducato di Ludovico il Moro lo portarono ad allontanarsi progressivamente da Cecilia Gallerani alla quale aveva imposto la dimora fra le stanze del palazzo che le aveva donato, mentre sposatosi con Beatrice abitò in Milano. Ma le attenzioni per le nobildonne non si placò: Ludovico il Moro scoprì un nuovo amore in Lucrezia Crivelli e di lì a pochi anni giunse il suo tramonto. Ludovico venne sconfitto da Luigi XII re di Francia e il feudo di Saronno, con diploma dello stesso re, fu confermato al conte Stefano Castiglioni al quale Cecilia Gallerani già l’aveva ceduto nel 1499.
Lo stemma degli Sforza, Duchi di Milano
approfondimento sulla Dama con l'ermellino
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