DAL LOMBARDO VENETO AL RISORGIMENTO - Comune di Saronno

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DAL LOMBARDO VENETO AL RISORGIMENTO

 

 

Il periodo Lombardo-Veneto fu in pratica un possedimento della corona austriaca, assegnato dal 1818 al 1848 all’arciduca Ranieri, fratello dell’imperatore Francesco I. In questo tragitto storico pure i saronnesi fecero sentire il loro peso contro la dominazione austriaca partecipando ai moti insurrezionali ( la diffusione della "Giovane Italia" a Milano tra il 1832 e il 1833 ) nel 1848 con la esplosione delle "cinque giornate milanesi", in cui ebbe particolare rilievo la figura del saronnese Paolo Reina.

Dopo la prima guerra d’Indipendenza, il 16 ottobre 1849, a reggere il regno fu chiamato il generale Radetzky nel ruolo di governatore che esercitò il suo potere in termini perentori e assoluti, reprimendo il tentativo di insurrezione milanese del 6 febbraio 1853.

Il rapporto tra l’Austria e il regno Lombardo-Veneto migliorò allorquando al risoluto generale Radetzky subentrò l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo, il quale si mosse per ridurre le distanze fra la stessa Austria e l’aristocrazia lombarda, senza tuttavia ottenere significativi risultati.

Il regno, dopo la terza guerra d’Indipendenza, cessò di esistere (1866) perché il Veneto entrò a far parte del nuovo Regno d’Italia, nel frattempo arricchitosi della Lombardia a seguito della guerra del 1859 vinta sugli austriaci.

 

Gli stemmi del Regno Lombardo-Veneto e del Regno d'Italia, dopo l'Unità

 

 

Stemma Regno Lombardo Venetobandiere Regno Lombardo Veneto

 



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