DOPO L'UNITA' D'ITALIA - Comune di Saronno

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DOPO L'UNITA' D'ITALIA

 

 

Con il raggiungimento dell’Unità d’Italia Saronno entrò a far parte dei capitoli più recenti e conosciuti della sua storia costellata però, insieme al resto dell’intera nostra Penisola, da due rovinose guerre mondiali (1915-1918 e1940-1945) fortunatamente messe alle spalle con la Liberazione "del 25 aprile 1945".

Superata la seconda, Saronno si è trasformata da centro di antico mercato e borgo agricolo ad importante centro commerciale e industriale.

Lo stemma di Saronno, ornato di corona, assurta con decreto del Presidente della Repubblica nell’anno 1960 al grado di città, consiste in una lettera "S" nera in capo bianco ed un’altra lettera "S" bianca in campo azzurro.

Il più recente stemma è rappresentato da un castello color mattone, in campo argentato, sovrastato da un disco nero e corona metallica, perimetrato da ampia corona d’alloro.

Saronno si trova a 212 metri sopra il livello del mare e ha una superficie complessiva di km/q 10,86. E’ in provincia di Varese, dopo essere stata in quella di Milano sino al 1927. Furono aggregate a sé anche le frazioni di Uboldo, Gerenzano e Origgio dal 1928 al 1950, diventate poi comuni autonomi.

Alla fine del XX secolo all’anagrafe del Comune di Saronno si è registrato il seguente dato: 36.959 abitanti. A Saronno appartiene la frazione della Colombara e della Cassina Ferrara la quale, dal 1859 al 1869, fu Comune autonomo.

Saronno è attraversato dal torrente Lura, che nasce nel territorio del Comune di Bizzarone e sfocia nell’Olona, alle porte di Milano.

Saronno inoltre è un importante punto strategico geografico perché si trova a triangolo della provincia di Varese, Como e Milano e determinata sul piano viabilistico stradale e ferroviario (Ferrovie Nord Milano), il punto d’incrocio delle arterie principali che, per tutti i punti cardinali, conducono ai luoghi delle sopra citate provincie.

 

Il Monumento ai Caduti di Libero Andreotti

 

 

Monumento ai Caduti

 

 

LA STORIA


 

 

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