IL SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEI MIRACOLI - Comune di Saronno

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IL SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEI MIRACOLI


 

IL SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEI MIRACOLI - Foto 1

La Storia

La storia del nostro Santuario inizia nel 1460.

Un giovane, Pietro Morandi, detto Pedretto, venne miracolato dalla Madonna che, apparendogli, gli chiese di andare alla via varesina dove si trovava un immagine e l’invitò a costruirvi una Chiesa.

Altri prodigi avvennero ed iniziò la costruzione di una chiesetta; per tre volte cadde.  Allora i saronnesi decisero di costruire una chiesa grande. La benedizione della prima pietra fu l’8 maggio 1498. Il primo santuario comprendeva solo la cappellina, il presbiterio e l’abside, il transetto e la cupola. Lo stile è bramantesco. La Cupola è di Giovanni Amadeo. Questa prima parte terminò nel 1508.

Il Campanile, il più bello della Lombardia,  progettato dall’arch. Della Porta, fu eseguito  dal 1511 al 1516.

S.Carlo volle con un processo canonico appurare la verità dei fatti accaduti, seguì molto la vita del Santuario e curò il suo ampliamento. Nel 1581 fece portare la statua della Madonna dalla primitiva cappelletta al centro del Santuario, sopra un ricco altare, opera dell’arch. Giacomo Borroni, saronnese. Nel 1936 la statua fu posta nell’abside, nella posizione attuale.

Gli ampliamenti furono diversi:  la costruzione della sacrestia nel 1546, le prime tre campate delle tre navate dal 1556 al 1566 su disegno di Vincenzo Dell’Orto di Seregno. Nel 1570 S.Carlo volle il completamente delle navate  e la costruzione della facciata. Fu Pellegrino Tibaldi che completò l’opera e disegnò la facciata, terminata nel 1613. La parte superiore progettata da Carlo Buzzi, fu realizzata nel 1630.

Tutti i lavori sono stati sostenuti dai saronnesi, che erano rappresentati dai “Deputati” che hanno continuato la loro opera, anche in tempi difficili, fino al 1817.

Dopo tanti anni si sono resi necessari gli interventi di restauro che hanno riguardato tutto il Santuario, iniziati nel 1984 sono culminati, in occasione del 500° della fondazione, con il restauro pittorico.

Le cure per il Santuario non sono mai finite e continueranno così come continua, secondo le disposizioni di S.Carlo, la cura spirituale che tiene sempre vivo il Santuario.

 

Da  Vedere.

Il nostro Santuario è veramente “una sosta sulla via della bellezza”, capolavoro di arte e di fede.

Sulla  piazza troviamo  la Cappellina diventata battistero, con l’altare progettato dal Peverelli ed eseguito  del Cagnola e la Deposizione, di Pompeo Marchesi, il campanile delle ore,  il portichetto e la facciata monumentale.

Le tre navate a cinque campate sono in stile barocco. Il gesuita P.Reina ha suggerito simboli e sentenze che illustrano i privilegi di Maria, vi lavorarono l’ing.Ciniselli e Giovanni Mariani (1631 – 1632).

Gli affreschi del Luini. A Bernardino Luini, discepolo di Leonardo da Vinci, fu affidata la decorazione di tutta la parte iniziale. Vi ha lavorato dal 1525 al 1532. Sono da ammirare gli affreschi del presbiterio, che riguardano l’infanzia di Gesù, la nascita di Gesù si trova nel chiostro.

Aveva iniziato anche la Cupola, si vedono alla base i santi Cristoforo, Antonio, Rocco e Sebastiano ma la morte gli impedì di proseguire. Dopo di lui fu chiamato Cesare Magni che lasciò solo il S.Giorgio e S.Martino.

Gli affreschi di Gaudenzio Ferrari.  Nel 1535 venne Gaudenzio Ferrari. In 79 giorni ha dipinto tutta la cupola. È  un unico affresco composto da tre girotondi di angeli festanti e musicanti che

accompagnano Maria all’incontro con l’Eterno Padre. Sono 126 figure, di queste 57 sono suonatori con strumenti diversi. Anche i quattro tondi sotto gli Angeli sono del Ferrari. La morte gli ha impedito di completare l’opera. Ha continuato il suo discepolo Bernardino Lanino con gli affreschi dei primi episodi biblici.

 

Le statue lignee. Nelle cappelle laterali si trovano due indimenticabili composizioni di Andrea da Corbetta e decorate da Alberto da Lodi, sono le statue lignee  del Cenacolo (con le tele di Camillo Procaccini) e della deposizione (con gli affreschi del saronnese Paolo Mantegazza).

Nella Cupola: il crocifisso, l’Eterno Padre,  le statue dei Santi nelle nicchie e quattro volti nei tondi, sono di Andrea. La statua dell’assunta, su disegno del Ferrari, è opera di Andrea e Battista da Milano. Sono collocate in alto, le statue dei profeti e delle Sibille di Giulio da Oggiono (1539), sempre decorate da Alberto da Lodi (1544).

 

Altri artisti hanno operato in Santuario in epoche diverse, oltre a Cesare Magni e Bernardino Lanino, hanno lasciato  le loro opere anche Camillo e Cesare Procaccini, Ambrogio e Stefano Legnani, Filippo Abbiati, Paolo Mantegazza, L.Pogliaghi, L. Filocamo.

 

La Quadreria.  Nel chiostro, proprio vicino all’affresco della natività, capolavoro del Luini, si trova la quadreria che raccoglie tanti capolavori che costituiscono il patrimonio storico - artistico  del Santuario.

 

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APPROFONDIMENTO I.T.T. PREALPI


 

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