CARNEVALE  SARONNESE

A Saronno il Carnevale viene festeggiato il sabato che precede la prima domenica di Quaresima in riferimento al calendario del rito Ambrosiano. Una  Raccolta di memorie sulle tradizioni saronnesi del Carnevale a cura di Vittorio Pini, ripubblicato recentemente a cura della Pro Loco di Saronno, riporta alle origini del carnevale ambrosiano, influenzato dalle tradizioni meneghine e del carnevale bosino di Varese. L’unica, prima  testimonianza scritta risale al 1852, durante il Regno Lombardo Veneto, quando il Prevosto Parroco Francesco Cozzi annota nelle sue cronache il pubblico divieto di vestire maschere e gettare coriandoli, puntualmente eluso dai saronnesi, scesi comunque in piazza a festeggiare.
La ricorrenza si è mantenuta fino ai giorni nostri, quando nel 2012 la Pro Loco, con la fattiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale, riprende la  tradizione  della sfilata di carri allegorici per le vie cittadine, per decenni organizzata dall’Oratorio con la collaborazione di gruppi, scuole e associazioni cittadine.
Con l’occasione la Pro Loco Saronno, da un’idea di Giuseppe Rigaldi, ha creato le maschere di Saronno, ispirate dalla tradizione dell’Amaretto, il liquore, e degli Amaretti, i biscotti, noti in tutto il mondo. Re Amaretto e la Regina Granella  fanno oggi parte delle maschere della tradizione regionale, registrate presso il Centro Coordinamento Maschere Italiane con sede a Parma.
I festeggiamenti a Saronno, che spesso si avvalgono anche di svariati eventi collaterali,  propongono  nel pomeriggio di venerdì la sfilata dei partecipanti  più piccoli per il Concorso delle mascherine, mentre il Sindaco consegna simbolicamente a Re Amaretto le chiavi della città.  Il clou della manifestazione è il sabato pomeriggio con la sfilata di carri allegorici, bande musicali e figuranti in maschera, preceduti dalla carrozza di Re Amaretto e Regina Granella  e della loro corte.
La manifestazione si conclude con la riconsegna delle chiavi della città al Sindaco.